Sono stato di parte.
Ho sempre tifato John McEnroe e ho incominciato a giocare a tennis grazie a John.
Sono uno di quelli che imitava John soprattutto nel servizio. Sono mancino e a me riusciva per davvero.
Björn lo riconosco ora come un grandissimo campione. Un tempo no. Ero troppo piccolo per apprezzarlo e non ho mai sopportato il rovescio a due mani. Mi piace conquistare il punto, non farmelo regalare da un errore dell’avversario.
Di fatto John e Björn sono due giganti in nulla uguali ma profondamente legati.
Non si sopportavano, erano molto differenti, giocavano in modo differente, interpretavano il tennis in maniera diametralmente opposta (attacco/difesa).
Wimbledon… Uno spazio tragico.
Vestivano italiano. Björn Borg all’improvviso dopo la finale persa di Flushing Meadows del 1981 si ritira… il primo a chiamarlo al telefono è John.
John voleva che rientrasse perché senza di lui non si divertiva.
La decisione di Björn di ritirarsi è stato uno dei più grandi dolori della mia carriera.
Björn propone il rovescio a 2 mani, John l’insulto continuo. Björn gioca a fondo campo dei colpi pesanti e perfetti, John anticipa sia la palla che la strategia dell’avversario. Björn costante, paziente e perseverante, John con l’unico desiderio di chiudere il punto in fretta. Björn si allenava in continuazione, John usava i tornei di doppio come allenamento.
Quando gli opposti sono così marcati, sono cosi eccellenti, allora sbagli ad essere partigiano (come feci io da piccolo).
Dovremmo tutti osservare e contemplare. Certi punti, certe palle, certe traiettorie … descrivono l’arte e la vita.
Rivedere le finali di Wimbledon del 1980 e del 1981 … è una costante apertura di senso.
Che mi amiate o mi odiate spero che, a ripensarci, sentiate di aver avuto quello per cui avete pagato. john mc enroe
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